Pierantonio Volpini
Nato in Argentina da genitori italiani, presto ritornato in Italia, dopo una lunga altalena Bergamo Milano vive a Bergamo dal 1982. Proviene da studi tecnici e dall'Accademia di Brera, allievo di Davide Boriani, Fernando de Filippi, Raffaele de Grada. Crea la galleria "Progetto Volpini" negli anni '80 con la scultrice giapponese Oki Izumi e la rivista d'arte "Progetto Volpini Magazine" con il giornalista e critico teatrale Felice Cappa. Nel 1988 fonda il laboratorio "Musei Privati Italiani" per lo studio e la riproduzione di sculture classiche.

Partecipa a molte mostre Nazionali e Internazionale tra cui:
- XVI Triennale di Milano "Urbano reale Urbano Virtuale", Milano

- la XLII Biennale di Venezia "Arte e Biologia", Venezia

- Triennale di Milano "Dalla tartaruga all'arcobaleno", Milano

- III edizione di "Art Ljeto", Spalato Croazia

- al I e II salone dell'"ART DU NU", Parigi
- III edizione Design balneare, Cattolica
- la stanza del collezionista "Abitare il Tempo", Verona
- "La scultura impossibile", manifestazione: "Estate nei chiostri dell'Umanitaria" direttore artistico: Felice Cappa, Milano.
- e numerose altre mostre in gallerie private e spazi pubblici italiani ed esteri.
Da sempre interessato al design, sin da piccolo quando costruiva "gabbie per conigli" micro abitazione ad altezza di coniglio, si diploma alla Accademia di Brera con la tesi "architetttura e design radicale".
Produce oggetti psicopoetici e contaminati dall'amore per la scultura classica. Nel suo progettare e produrre ha sempre un'attenzione al riciclo e al riuso, abitudine contadina appresa durante la sua infanzia nella terra "dell'albero degli zoccoli". Produce oggetti psicopoetici e contaminati dall'amore per la scultura classica. Nel suo progettare e produrre ha sempre un'attenzione al riciclo e al riuso, abitudine contadina appresa durante la sua infanzia nella terra "dell'albero degli zoccoli". Produce oggetti psicopoetici e contaminati dall'amore per la scultura classica. Nel suo progettare e produrre ha sempre un'attenzione al riciclo e al riuso, abitudine contadina appresa durante la sua infanzia nella terra "dell'albero degli zoccoli".

Fra i tanti oggetti disegnati (orologi, t-shirt, tavoli, sedie, librerie, vetrofanie, lampade, vassoi, maniglie, applique, fontane, appendiabiti) i pił conosciuti sono:
- "La barocca"
- "bandiera"
- "pregomiadia"
- "party-politica" presentato alla Biennale di Venezia
- "telai e nuvole autobiografia di un poeta pittore"
- "Faccia di bronzo" presentata alla mostra "una idea luminosa" e prodotta da Catellani & Smith

Partecipa alla ricerca nel design collaborando, ad esempio, alla realizzazione della "Poltrona di Proust" di Alessandro Mendini, ha collaborato con lo Studio Alchimia alla realizzazione di vari progetti, fra i quali la produzione della "Galleria del Copismo" ideata da Andrea Branzi, o il Decor-use con Alessandro Mendini ed altri progetti.
Le sue opere sono a:
- Torino, "Archivio di Stato" Cariatidi nella sala consultazione
- Napoli, "Il Caruso" bassorilievi ispirati alle Centauromachie
- Fano, "Chiesa di Don Orione" statua del Santo
- Castiglione Olona, Museo della plastica
- Bergamo, "Comando provinciale arma dei Carabinieri" statua equestre di "Bartolomeo Colleoni"

e in collezioni private in:
Giappone, Gran Bretagna, Svizzera, Italia, Stati Uniti, Argentina, Australia, Germania, Danimarca, Belgio e sulla pelle di appassionati collezionisti.
Giornali e riviste hanno scritto di lui o pubblicato suoi lavori:
- Corriere della Sera
- La Repubblica
- La notte
- L'Eco di Bergamo
- Qui Bergamo
- Casa Vogue
- Modo
- Epoca
- 100 cose
- Brava casa
- Elle decor
- Area
- Gioia casa
- Anna
- Spazio casa
- e altre/i